Chi vuol essere lieto sia

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La lingua italiana fiorì nella seconda metà del Quattrocento, lasciandosi alle spalle il latino. A Firenze, Lorenzo il Magnifico diede vita a un formidabile cenacolo in cui arte, letteratura e filosofia conobbero luminose altitudini, di cui furono protagonisti i giganti dell'Umanesimo, da Marsilio Ficino a Michelangelo, dal Poliziano a Pico della Mirandola. “Chi vuol essere lieto sia” di Lorenzo de' Medici celebra in versi la nuova visione del mondo coltivata dal signore di Firenze. È una raccolta di sonetti e canzoni che ha radici nella poesia del Petrarca, ma germoglia e schiude fiori variegati nel giardino delle idee platoniche. I versi di Lorenzo inseguono, attraverso la passione amorosa tenuta a freno dallo spirito contemplativo del filosofo, un ideale di eterna bellezza, luminosa per l'anima come un sole che non tramonta mai.

Raccolta di poesie di Lorenzo de' Medici, da:
“La Nencia da Barberino”, “Canzoniere”, “Poesie varie” e “Rime”

"Chi vuol essere lieto sia” di Lorenzo de' Medici, è un audiolibro della collana Recital. Il potere puro della voce che attraverso letture senza musica, propone poesia, monologhi teatrali e brevi novelle.

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  • Formato:

    Audiolibro mp3 scaricabile
    Alta Qualità (320k Stereo)

  • Genere:

    Poesia

  • Collana:

    Recital
    Lettura acustica

  • Durata:

    33'

  • Direzione:

    Dario Penne, Dario Picciau

  • Interpreti:

    Dario Penne

  • Dir. prod.:

    Matteo Cerutti

  • Snd Design:

    Andrea Bolchi

  • Sound Mix:

    Studio Bolchi

  • Ass. Regìa:

    Libero Stelluti

  • Reg voci:

    CTA Digilab

Brani

  • 1.Ardo d’amore, e conviemme cantare
  • 2.I’ sono stato a Empoli al mercato
  • 3.Non vidi mai fanciulla tanto onesta
  • 4.Le labbra rosse paion de corallo
  • 5.Ell’à quegli occhi tanto rubacuori
  • 6.Ell’è dirittamente ballerina
  • 7.La Nencia mia non à gnun mancamento
  • 8.Ben se potrà chiamare avventurato
  • 9.Se tu sapessi, Nencia, el grande amore
  • 10.Tanto crudel fu la prima feruta
  • 11.Occhi, poiché privati in sempiterno
  • 12.Felice terra, ove colei dimora
  • 13.Non potêr gli occhi mia già sofferire
  • 14.Fortuna, come suol, pur mi dileggia
  • 15.Que’ belli occhi leggiadri, che Amor fanno
  • 16.Io non so ben chi m’è maggior nimico
  • 17.Vidi madonna sopra un fresco rio
  • 18.Meglio era, Amor, che mai di tua dolcezza
  • 19.Io son sì certo, Amor, di tua incertezza
  • 20.Io mi diparto, dolci pensier’ miei
  • 21.Quel ch’io amavo già con più disio
  • 22.Quanto sia vana ogni speranza nostra
  • 23.El tempo fugge e vola
  • 24.Io piansi un tempo come volle Amore
  • 25.Come ti lascio, o come meco sei
  • 26.Un acerbo pensier talor mi tiene
  • 27.Trionfo di Bacco e Arianna
  • 28.O dolce servitù, che liberasti
  • 29.Allor ch’un venticel soave spira
  • 30.Ma se dà libertà dalla spelonca
  • 31.Quel giorno adunque, che nel cor dipinse
  • 32.Non già così la mia bella catena
  • 33.Mostrommi Amor quel benedetto giorno
  • 34.Quando tessuta fu questa catena
  • 35.Dal divin capo, ed amoroso seno
  • 36.In mezzo a tante cose grate e belle
  • 37.Questa soave voce il petto aperse
  • 38.Nel primo tempo, ch’Amor gli occhi aperse
  • 39.Sento il mio cor nell’amoroso petto

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Altri dati

  • Pubblicato: 04 febbraio 2011
  • ISBN: 9788864610665